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Il diaframma di stoffa. Un significato degli abiti nella narrativa di Pier Paolo Pasolini

Europa Edizioni srl

Roma, 2015; br., pp. 47, cm 14x21.
(Fare Mondi).

collana: Fare Mondi

ISBN: 88-6854-547-0 - EAN13: 9788868545475

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.23 kg


Gli abiti hanno distinto nel tempo i mestieri e le classi sociali degli uomini, divenendo segni semantici di posizioni religiose, imperiali o regali; per questo, autori di ogni corrente letteraria si sono spesso lungamente dilungati, nelle loro opere, nel descrivere colori e fogge degli elementi di abbigliamento dei loro personaggi, reali o immaginari che fossero. Nell'opera di Pier Paolo Pasolini però, come lo sguardo acuto dell'autrice del presente saggio nota e indaga, ci si imbatte in citazioni di abiti che sembrano contenere anche altre valenze, che sforano la letteratura per entrare in ambito psicologico feticistico e voyeuristico, coinvolgendo anche l'ambito antropologico. Il vestito appare come un feticcio, qualcosa che sostituisce e testimonia una presenza in un'assenza, elemento che fa emergere la dolorosa impossibilità del fecondo scrittore e regista di condividere e possedere la realtà dei giovani proletari.

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