Funduq. Repertorio dei fondaci amalfitani d'Oltremare
Amalfi, 2014; ril., pp. 192, ill.
(Quaderni del Centro di Cultura e Storia Amalfitana. 7).
collana: Quaderni del Centro di Cultura e Storia Amalfitana
ISBN: 88-88283-43-9
- EAN13: 9788888283432
Soggetto: Architettura e Arte Civile,Saggi Storici
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Luoghi: Campania,Italia,Napoli
Testo in:
Peso: 1.01 kg
Amalfi e il mare rappresentano da secoli un binomio indissolubile, che ha caratterizzato la civiltà della prima repubblica marinara d'Italia, "bucaneve della Storia". Almeno dal IX secolo le piccole navi amalfitane cominciarono a segnare varie rotte mediterranee. Percorrendole "a ventaglio", toccarono la Spagna araba, l'emirato di Kairouan, il califfato d'Egitto, la costa siro-palestinese, l'impero di Bisanzio, determinando una fitta rete di scambi tra Oriente e Occidente nel Mare Nostrum sulla scia di Roma. Si esportarono generi di consumo (frumento, carni salate, frutta secca, vini greci e latini), legna per costruzioni navali, cotone, lino, canapa, seta e corallo. L'importazione, invece, favorì la circolazione in Italia e in Europa di merci preziose (drappi, oggetti di oreficeria, avori, perle, spezie, libri sacri istoriati, reliquiari) e non solo, ma anche innovazioni agricole e tecniche costruttive dal mondo arabo-spagnolo, dalla Siria e da Costantinopoli.