Lévi-Strauss musicista. Musica e mitologia
Il Saggiatore
Traduzione di Di Profio A.
Milano, 2010; br., pp. 218, cm 16x22.
(La Cultura. 713).
collana: La Cultura.
ISBN: 88-428-1565-9
- EAN13: 9788842815655
Soggetto: Musica
Testo in:
Peso: 0.397 kg
Studiò il violino, compose brani di musica da camera e l'"Ouverture" di un'opera, leggeva e interpretava i miti come una partitura d'orchestra: la musica fu una presenza costante nella vita di Lévi-Strauss. Non era una semplice passione privata, o un interesse coltivato ai margini della riflessione teorica. Il grande antropologo francese si servì della musica come di un dispositivo metodologico per penetrare le strutture del mito e della società. "In quanto linguaggio insieme intelligibile e intraducibile" scrive ne "Il crudo e il cotto" "la musica costituisce il supremo mistero delle scienze dell'uomo, quello contro il quale esse s'imbattono, e che costituisce la chiave del loro progresso." E proprio nelle relazioni omologhe tra musica e mito, Lévi-Strauss trova un motivo fondamentale di tutta la sua ricerca. Per Jean-Jacques Nattiez, musicologo e pioniere dell'etnomusicologia, è un impegno ormai irrinunciabile quello di riesaminare le concezioni estetiche e musicali di Lévi-Strauss, all'interno di un sistema di confronti e di analogie tra linguaggio, mito e musica. Questo impegno viene assolto per la prima volta in Lévi-Strauss musicista, un'opera che, ricostruendo la traiettoria intellettuale del fondatore dello strutturalismo antropologico, perviene a una riflessione globale sui rapporti tra scienza e arte, e sugli sviluppi delle scienze umane in generale.