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La moglie afghana. Non tutte le donne sono nate libere

Newton Compton Editori

Traduzione di Bartocci M.
Ponte Galeria, 2013; br., pp. 382, cm 14x21.
(Grandi Tascabili Contemporanei. 204).

collana: Grandi Tascabili Contemporanei

ISBN: 88-541-4603-X - EAN13: 9788854146037

Periodo: 1960- Contemporaneo

Luoghi: Extra Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.337 kg


Fariba Nawa è una giornalista di origini afghane. Da piccola si è trasferita con la famiglia in America, e dopo 19 anni torna per la prima volta nella sua terra per conoscere il proprio popolo e riscoprire il sapore della sua infanzia. A Herat, sua città natale, la giornalista incontra il nonno, Baba Monshi, un intellettuale che è stato in prigione per le sue idee, giudicate troppo moderne. Il viaggio prosegue tra trafficanti, donne disposte a sacrificare la vita per far valere i propri diritti, giovani pusher, signori della droga, agenti infiltrati. Infine la giornalista incontra Darya, con la sua storia di tristezza e rassegnazione. Darya è una giovane "sposa dell'oppio", costretta dal padre, trafficante, a sposarsi con un signore della droga molto più vecchio di lei, che non parla nemmeno la sua lingua e ha già un'altra moglie e otto figli. Negli occhi intensi di quella bambina Fariba vede riflessa tutta la bellezza e la sofferenza delle donne afghane. In un libro a metà tra il romanzo e il reportage, Fariba Nawa ci racconta tutta la verità sul moderno Afghanistan, dilaniato da sanguinose lotte, conteso tra potenze straniere e lasciato in mano agli spietati signori dell'oppio.

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