Catilina
Fiesole, 1977; br., pp. 59, cm 14,5x21.
(Iconica).
collana: Iconica
ISBN: 88-7923-086-7
- EAN13: 9788879230865
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità,Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Roma
Testo in:
Peso: 0.1 kg
E' una libera riduzione teatrale in tre atti nel « De coniuratione Cati-linae » di Gaio Crispo Sallustio: vi si cerca di cogliere la meccanica modernissima della " congiura ", la sorprendente attualità delle soluzioni tecniche escogitate da Catilina per il colpo di Stato. E a questo proposito l'Autore dissente dal giudizio di Curzio Malaparte - che pure ha goduto di una qualche fortuna - e che si trova espresso in « Tecnica del colpo di Stato »; per esso Catilina sarebbe stato un eroe mancato, un politicante senza audacia e con troppi scrupoli, un inabile manovratore, un testardo irresoluto di cui la polizia di Cicerone poté disfarsi senza fatica, con alcune spie e qualche agente provocatore. Secondo Negri il giudizio malapartiano sarebbe troppo affrettato: non si liquida così una congiura che per estensione in tutte le classi sociali, metodologia e parole d'ordine usate, disegno strategico, ferrea omertà fu tra le più pericolose per la repubblica romana, e certamente inaugurò l'epoca dei grandi colpi di Stato. Sallustio e Cicerone, in fondo, hanno dato un ritratto fedele di Catilina, cogliendo bene quel « quid novi » ch'egli rappresentava nella tradizione politica romana, e testimoni dell'attacco da lui portato nel cuore della repubblica. Da questa riattualizzazione drammatica della classica opera sallustiana, Catilina emerge nettamente come una personalità " divisa " e, perciò stesso, " moderna ". Da una parte cova in lui, il risentimento per l'emarginazione subita per mano dell'oligarchia ( ben quattro bocciature elettorali ! ); ma dall'altro scoccano l'intuizione geniale dell'ideologo, il colpo d'occhio del politico di gran razza che individua i punti deboli della costruzione politica e sociale da abbattere. Introduzione di Attilio Marinari.