La natura dell'uomo
Testo Italiano e Greco.
Bologna, 2018; br., pp. 367.
(I Talenti).
collana: I Talenti
ISBN: 88-7094-965-6
- EAN13: 9788870949650
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
Testo in:
Peso: 1.76 kg
"La natura dell'uomo" è il primo testo di ambiente cristiano che affronta sistematicamente il tema dell'uomo: proprietà psichiche, fisiche, sensoriali, etiche. Nemesio fa una rassegna delle opinioni espresse da pensatori pagani sui vari temi, li confronta con la rivelazione cristiana e mostra che la riflessione puramente razionale dei filosofi pre-cristiani porta a conclusioni insufficienti e contraddittorie, ma non inconciliabili con le verità della fede. Nemesio confuta anche le tesi di pensatori che si sono allontanati dall'ortodossia cristiana, come Apollinare di Laodicea, Eunomio di Cizico e Origene. L'alto numero di manoscritti che ce lo trasmettono e le numerose traduzioni orientali che ci sono pervenute (armena, araba, georgiana) o di cui abbiamo notizia (siriaca) mostrano che "La natura dell'uomo" fu molto popolare nel mondo bizantino e nell'Oriente cristiano, e poi nell'Occidente latino. Durante il Rinascimento continuò a riscuotere notevole successo. Oggi il trattato di Nemesio è molto rivalutato in ragione di aspetti interessanti e attuali. Da sempre è considerato un'importante fonte di storia della filosofia. Sappiamo pochissimo di Nemesio, vescovo di Emesa in Siria. Dai dati interni possiamo concludere che aveva buone competenze di filosofia e di medicina e che scrisse l'Opera nei primi decenni del V sec. Il "De natura hominis" fu ampiamente utilizzato da pensatori e teologi cristiani quali Massimo Confessore e Giovanni Damasceno. Spesso traduzioni e manoscritti attribuirono il trattato a Gregorio di Nissa. Perciò grandi autori della Scolastica, come Pietro Lombardo, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino, citano tesi di Nemesio, ma sempre sotto il nome di Gregorio.