Betulia Liberata. Oratorio per 4 voci, coro e strumenti su testo di Pietro Metastasio
Bologna, 2010; br., pp. 228.
Soggetto: Musica
Testo in:
Peso: 1.09 kg
Secondo degli oratori di Niccolò Jommelli (1714-1774), dopo Isacco figura del Redentore, la Betulia liberata, per quattro voci, archi, due oboi, due corni e basso continuo, composta nel 1743 su commissione dei Padri della Congregazione dell'Oratorio di San Filippo Neri, ebbe vasta circolazione in Italia per tutto il Settecento e sue esecuzioni si annoverano anche a Praga e Londra. Delle versioni date del fortunato testo metastasiano, quella di Jommelli è tra le più pregevoli per efficacia, varietà ed equilibrio dell'invenzione e per la chiara attenzione ad una coniugazione degli aspetti drammatici con quelli puramente musicali. La sintesi geniale di scritture e forme, l'attenzione alla caratterizzazione drammatica, la forza inventiva che Jommelli rivela nella Betulia lo rendono, intorno alla metà del Settecento, il compositore italiano di punta, superiorità riconosciuta anche dagli storiografi e critici musicali della sua epoca.