Bauhaus. Vita e arte di sei maestri del Modernismo
Traduzione di Albanese T. e Perosin S.
Milano, 2019; br., pp. 643, ill. col., cm 15x22.
(La Cultura).
collana: La Cultura
ISBN: 88-428-2589-1
- EAN13: 9788842825890
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 1.7 kg
Esiste un modo estremamente semplice e altrettanto efficace per comprendere l'impatto del Bauhaus sulla pittura, l'architettura e il design del Novecento: basta osservare una foto di gruppo degli artisti che ne hanno fatto parte. Tra i loro volti, si riconoscono facilmente quelli di Walter Gropius e Paul Klee, di Vasilij Kandinskij e Ludwig Mies van der Rohe, di Joseph e Anni Albers. Il loro incontro tra Weimar, Berlino e Dessau fu un evento senza precedenti, probabilmente ineguagliabile, dettato dall'utopia estetica e sociale di armonizzare arte e industria, razionalità e bellezza; una parentesi radiosa in una Germania che stava già precipitando nel buio. Questo volume è la storia collettiva di quei sei grandi maestri. Sei artisti cruciali che vissero l'uno a fianco all'altro, insegnarono nelle stesse aule e finirono per influenzare reciprocamente i loro destini. Mentre nei laboratori del Bauhaus nasceva un nuovo design, destinato a ridefinire i valori della produzione seriale, le serate a Weimar e Dessau erano animate da balli in maschera e accalorate discussioni. Camminando nella fresca pineta, tra le case dei maestri, era possibile trovare due dei maggiori pittori dell'epoca, Paul Klee e Vasilij Kandinskij, che discutevano di colore ed energia; o imbattersi in Walter Gropius, rapito dalle volubili traiettorie di Alma, un'autentica femme fatale che lo incontrava all'insaputa del marito, Gustav Mahler. Se queste immagini si susseguono ora in Bauhaus è perché il suo autore, Nicholas Fox Weber, non è soltanto uno dei maggiori studiosi del movimento, ma è stato amico e confidente di Josef e Anni Albers. In lunghe conversazioni e intensi dialoghi, ha raccolto dalla viva voce degli ultimi Bauhausler le riflessioni, gli aneddoti e le memorie di un'epoca d'eccezione. L'epoca in cui l'avanguardia provò a ricucire la frattura che separava arte e società: l'ultimo grande sogno umanista del Novecento.