Dove soffiano i venti selvaggi. Un viaggio all'inseguimento di Helm, Bora, Föhn e Mistral
BEAT
Traduzione di Prandino L.
Vicenza, 2020; br., pp. 359, cm 13x20.
(BEAT. 359).
collana: BEAT
ISBN: 88-6559-753-4
- EAN13: 9788865597538
Soggetto: Cultura del Viaggio
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.205 kg
Mappe e carte geografiche esercitano, si sa, un'attrazione irresistibile, un fascino visionario che, com'è accaduto all'autore di queste pagine, sono spesso all'origine di un viaggio e di un'avventura. Nick Hunt si è un giorno imbattuto in una carta dell'Europa trasfigurata da linee colorate che, come armate imperiali, travolgevano confini, attraversavano terre e mari, collegavano regioni, culture e popoli disparati: latini e slavi, continentali e costieri, nordafricani ed europei meridionali. Erano forze invisibili dai nomi seducenti quanto la Via della Seta o il Camino di Santiago: Mistral, Föhn, Helm, Bora. Nomi di venti. Così Hunt decise in quel giorno di intraprendere il viaggio descritto in questo libro, un viaggio alla ricerca di quattro venti selvaggi: lo Helm, un vento furioso che, nel Nord dell'Inghilterra, sulle cime più alte dei Pennini che formano la dorsale del paese, è capace di sollevare le pecore come fiocchi di lana e distruggere fienili di pietra; la Bora, l'"enfant terrible" dell'Adriatico, che soffia impetuoso tra le montagne e il mare, attraversando Slovenia e Croazia; il Föhn, che domina le valli alpine quando l'inverno diventa primavera; il Mistral, il «vento della follia» che irretì e ispirò Vincent van Gogh, e che dalla valle del Rodano nel Sud della Francia si spinge fino al Mediterraneo. Inseguimento donchisciottesco tra nebbia, sole e tempeste, affascinante avventura capace di condurre il lettore da un solitario rifugio sui monti in mezzo alla brughiera fino ai vicoli di Trieste, e da un'ululante tormenta sui Balcani fino alla pietrosa desolazione dell'unica steppa dell'Europa occidentale, "Dove soffiano i venti selvaggi" è anche un viaggio attraverso miti e leggende, storia e folklore, scienza e superstizione che ogni vento lascia dietro di sé come una traccia indelebile del suo furente cammino.