Giochi diplomatici. Sport e politica estera nell'Italia
Roma, 2020; br., pp. 464, cm 12x24.
(Ludica: Collana di Storia del Gioco).
collana: Ludica: Collana di Storia del Gioco
ISBN: 88-3313-287-0
- EAN13: 9788833132877
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Peso: 0.65 kg
All'indomani della Liberazione, gli atleti azzurri non vennero coinvolti nella ripresa delle attività e in alcune federazioni internazionali si arrivò persino all'esclusione o alla sospensione dell'Italia. Partendo dall'assunto che, in virtù della sua elevata visibilità, lo sport, pur essendo un fenomeno periferico e non vitale del sistema politico internazionale, rappresenta tanto una variabile quanto uno strumento di politica estera, questo lavoro mira a rispondere a una serie di interrogativi. Perché, al contrario di Germania e Giappone, l'Italia poté partecipare alle Olimpiadi del 1948? In quali proporzioni l'eredità del fascismo e la guerra fredda influenzarono la ripresa internazionale dello sport italiano? In che modo i primi governi repubblicani utilizzarono lo sport come strumento di politica estera? E come invece le istituzioni sportive e gli atleti si allinearono a quest'ultima? Dopo aver analizzato attori e istituzioni del sistema sportivo italiano e internazionale del decennio 1943-1953, il volume ripercorre cronologicamente il cammino dello sport azzurro dalla quarantena dell'immediato dopoguerra alle assegnazioni olimpiche di Cortina 1956 e di Roma 1960.