Ischia nelle arti visive francesi dell'Ottocento
Ad Est dell'Equatore
Pollena Trocchia, 2017; br., pp. 124, ill.
(Cubi).
collana: Cubi
ISBN: 88-99381-41-0
- EAN13: 9788899381417
Soggetto: Pittura,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Campania,Napoli
Testo in:
Peso: 0.6 kg
Nelle rappresentazioni settecentesche, l'isola d'Ischia è ritratta prevalentemente come profilo di un insieme compositivo, relegata a confine che delimita un più ampio scenario, talvolta costituito dall'evento storico su cui si concentra la narrazione artistica; altre volte l'isola diviene parte integrante della fisionomia del paesaggio di carattere archeo-ambientale. Nell'Ottocento, al seguito del Grand Tour - o indipendentemente da esso - l'isola fu "riscoperta" e minuziosamente esplorata al suo interno da artisti e architetti provenienti dai vari paesi europei, e in particolare dalla Francia, le cui tracce costituiscono il motivo della presente ricerca. Ed è di valore artistico e storico la rappresentazione inedita della realtà ambientale dell'isola con i suoi abitanti, così come si presentava agli occhi dei pittori nell'attraversare territori impervi e di struggente bellezza. E a partire da Valenciennes e da Denis che l'isola, benché nota per le sue acque termali, viene vista ed esplorata nell'incanto dei luoghi e nell'intimità culturale dei suoi abitanti, nei quali ritrovare i naturali discendenti del mito classico, come affermava il critico Etienne-Jean Delécluze a proposito della pittura di Léopold Robert. Una dimensione inedita che pittori e scrittori racconteranno nel corso dell'Ottocento; Ischia diviene il centro dell'attenzione e quello degli artisti sarà un viaggio emozionale, un trasporto intenso e coinvolgente come riporterà Turpin De Crissé nel libro "Souvenirs du golfe de Naples". Si deve agli artisti che si avvicendarono sull'isola, ai loro album, ai loro incantevoli disegni, se non è andata del tutto dispersa l'immagine del suo passato.