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Sinistra e Israele. La frontiera morale dell'Occidente

Salerno Editrice

Roma, 2013; br., pp. 280, cm 20x13.
(Aculei. 14).

collana: Aculei

ISBN: 88-8402-877-9 - EAN13: 9788884028778

Luoghi: Extra Europa

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.4 kg


"Sinistra" e "Israele": due termini che oggi sembrano cosi distanti per la nostra cultura politica di europei e italiani da costituire quasi un ossimoro. Il loro rapporto è faticoso e pieno di incomprensioni, alimentate da luoghi comuni e pregiudizi. Il miglior combustibile per far divampare polemiche e rancori. Nessuno si ricorda che il padre del socialismo "scientifico", Carlo Marx, era ebreo. Che molti rivoluzionari russi erano ebrei. La tradizione giudaica è parte costitutiva della nostra cultura, soprattutto di quella della sinistra, e delle nostre città da duemila anni. Sentinella di un Occidente contro l'Oriente per la destra, ponte tra Occidente e Oriente per la sinistra. Fabio Nicolucci, in questo suo nuovo lavoro, sostiene che Israele indubitabilmente fa parte dell'Occidente. Israele è l'Occidente dell'Occidente. Non è possibile negare l'identità comune. In particolar modo l'autore si sofferma sul rapporto di Israele e della sinistra con l'Occidente: per Israele, con un inedito in Italia (per fonti e ricchezza) studio dei rapporti tra neoconservatori Usa e israeliani; per la sinistra, con una non diplomatica analisi dei suoi vizi, dei problemi e dei rapporti con Israele, e infine della via da seguire per ritrovare una sua capacità di ricollocarsi nel nuovo mondo, quello del post 11 settembre.

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