Tradire Hitler. Harro e Libertas. Storia dei due amanti che guidarono la resistenza al nazismo
Rizzoli
Milano, 2019; br., pp. 448, cm 14x22.
(Saggi Stranieri).
collana: Saggi Stranieri
ISBN: 88-17-14133-X
- EAN13: 9788817141338
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.5 kg
Mercoledì 26 aprile 1933: nella redazione del "Gegner" - una rivista berlinese nota per dare spazio a pensatori di ogni orientamento, in barba alla censura del regime nazionalsocialista - fanno irruzione gli uomini delle SS. Prelevano Harro Schulze-Boysen e Henry Erlanger. Solo che Henry in realtà si chiama Karl Heinrich, ed è figlio di un banchiere ebreo. I due amici vengono condotti in una struttura isolata e torturati per giorni. Harro ne esce grazie alle pressioni dei genitori, Henry non è altrettanto fortunato. Oltre nove anni dopo, il 22 dicembre 1942, nel carcere di Plötzensee vengono giustiziati i membri di quella che la Gestapo ritiene una cellula di agenti filosovietici con agganci nei ministeri e nel partito: l'Orchestra rossa. L'ordine è arrivato da Hitler in persona, furioso per quell'attività di resistenza cresciuta nel cuore della capitale tedesca. Tra i condannati anche Harro e la moglie, Libertas Schulze-Boysen; lui lavora per il ministero dell'Aeronautica, lei per quello della Propaganda. Ma cos'è accaduto in quel decennio scarso? È esistita davvero un'«orchestra» di spie rosse come quella descritta prima dai nazisti e poi, in piena Guerra fredda, da politici e giornalisti che ne hanno alimentato il mito sui due versanti della Cortina di ferro? Norman Ohler prova a rispondere a queste domande ricostruendo la vicenda esemplare di Harro e Libertas, che il regime nazista ha tentato di cancellare dalla memoria collettiva e che si è presto ammantata di un alone di mistero. Una storia vera, documentata. Quella di due intellettuali che, nella Berlino della guerra, si impegnarono a restare umani, resistendo ai soprusi dei nazisti insieme a un gruppo di eroi e sfruttando le proprie posizioni nell'establishment tedesco per rallentare la corsa della Germania verso l'abisso.