Élites transnazionali. Gli Acquaviva di Caserta nell'Europa asburgica (secoli XVI-XVII)
Franco Angeli
Milano, 2018; br., pp. 240.
(Temi di Storia. 1792.255).
collana: Temi di Storia
ISBN: 88-917-6959-2
- EAN13: 9788891769596
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.32 kg
Durante l'egemonia spagnola in Europa, gli eterogenei domini della Corona asburgica partecipano ad un disegno unitario di politica dinastica caratterizzato da una forte integrazione delle élites. Emerge un comune spazio politico, culturale ed economico che travalica i confini nazionali e configura un universo aristocratico di livello europeo, che attraverso le imprese belliche, gli incarichi istituzionali e le alleanze matrimoniali tra lignaggi, persegue il patronage regio e l'accesso a network di potere internazionali. La parabola degli Acquaviva di Caserta coincide con le fasi di ascesa e declino del sistema imperiale spagnolo, tra la metà del XVI e la metà del XVII secolo, illustrando l'itinerario di un casato che percepisce la dimensione transnazionale offerta dal predominio asburgico e ne coglie con intraprendenza le opportunità. Costruendo la loro identità sulla fedeltà alla Corona, fulcro unificante della pluralità dell'impero, e approfittando sapientemente delle mediazioni politiche e clientelari dispiegate soprattutto nella fase del valimiento, i principi di Caserta accedono ad un'esclusiva cerchia di superiore integrazione dinastica, pur continuando a salvaguardare il proprio sentimento "nazionale" napoletano e a cementare il rapporto col feudo e col Regno. Emblematicamente, la storia degli Acquaviva ne restituisce la duplice immagine di "nobili del Regno" e "nobili dell'Impero".