Pel bene dei nostri monumenti. Odoardo Gardella. Archeologia e antichità locali nella Ravenna dell'Ottocento
Novara Paola
Nuova S1
Bologna, 2004; br., pp. 274, ill., cm 15x21.
(Saggi Storici).
collana: Saggi storici
ISBN: 88-89262-03-6 - EAN13: 9788889262030
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Emilia Romagna
Testo in:
Peso: 0.6 kg
A Ravenna, il suo nome non è fra i più noti e celebrati dell'archeologia del costruito, messo in ombra da quelli di Corrado Ricci, Giuseppe Gerola, Santi Muratori e, più recentemente, Mario Mazzotti. Ma il suo ruolo fu determinante nella seconda metà del XIX secolo.
Negli anni in cui operò Odoardo Gardella, le discipline dell'archeologia e della tutela degli edifici monumentali ebbero la loro fase di elaborazione. In quei campi, Gardella fu un cultore autodidatta che, forse senza essere del tutto consapevole del ruolo fondamentale giocato in un momento cruciale, diede il via alla interpretazione dell'architettura e della produzione artistica ravennate secondo criteri moderni che si allontanavano dagli atteggiamenti accademici tenuti nei modi e nell'involuzione concettuale sino a quel momento da alcuni rappresentanti ufficiali della cultura locale.
Non fu esente da errori, ma egli capì l'importanza fondamentale dell'analisi del sopravvissuto e dell'approccio da tenersi in ambito di scavo più di ogni altro a Ravenna prima di lui e contemporaneamente a lui.
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