Si parla troppo di silenzio. Un incontro immaginario tra Edward Hopper e Raymond Carver
Skira
Milano, 2009; ril., pp. 96, ill., cm 13x17.
(Letteratura).
collana: Letteratura
ISBN: 88-572-0356-5
- EAN13: 9788857203560
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.23 kg
Nel 1958 un giovane di vent'anni, sposato e padre di una bambina di pochi mesi, ritorna a Paradise, in California. Il ragazzo sbarca il lunario facendo i più disparati lavori. Quel ragazzo si chiama Raymond Carver e il suo sogno è quello di diventare uno scrittore. Negli stessi mesi Edward Hopper, ormai pittore affermato, compie con la moglie Jo un viaggio in macchina negli States e un giorno si ferma vicino al fiume Butte Creek, in California. Tra lo scrittore e il pittore si crea un sodalizio improvvisato, un incontro magico in cui due tra le più potenti menti del Novecento americano confrontano le loro visioni dell'arte e del "realismo", che li unisce. In questo racconto immaginario Aldo Nove mette a confronto due delle personalità più eminenti della cultura americana del Novecento. Malgrado la differenza e il mezzo usato per esprimersi, li accomuna un forte senso dell'immanente sospeso, quella poetica dell'apparenza troppo lirica per essere piattamente realista e troppo reale per abbandonarsi a qualunque forma di effetto che non sia la pura magia dei fatti. Degli sguardi, degli spazi, delle parole. Del silenzio.