Brevettabilità del vivente. Principi deboli e interessi forti. I comportamenti umani sul patrimonio genetico tra questioni giuridiche e etiche
Inschibboleth
Roma, 2023; br., pp. 220, cm 12x24.
(Quaderni dell'Archivio Giuridico Sassarese).
collana: Quaderni dell'Archivio Giuridico Sassarese
ISBN: 88-5529-365-6
- EAN13: 9788855293655
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La scoperta dei principi genetici che regolano lo sviluppo della persona umana, hanno aperto nuovi orizzonti all'intervento dell'uomo nella predeterminazione delle caratteristiche morfologiche e chimico-fisiche della vita in ogni sua forma. Da una parte non si conoscono le cause delle mutazioni spontanee in natura, dall'altro si è trovato il modo di provocarle. Ciò ha fatto nascere l'esigenza di ricercare i confini dell'agire umano al fine di evitare disordini del regolare corso delle leggi della natura. Un punto da chiarire è statuire che la bioetica non può valutare la liceità o non liceità delle biotecnologie e di conseguenza della tutela brevettuale, essendo le biotecnologie e il sistema brevettuale, concettualmente neutri. Tutt'al più, è da stabilire chi, come e quando, si dovrà occupare dell'applicazione tecnica fissando i principi attraverso i quali stabilire la liceità o meno della singola invenzione in riferimento al suo uso. Tra le argomentazioni contro l'Ingegneria Genetica vi è il rifiuto di modificazione dell'ordine precostituito. Questa analisi appare non consapevole del passato agire dell'umanità, con il risultato di porre un rifiuto pregiudiziale a tutto ciò che apre nuove incognite per il futuro dell'uomo. Allora, se un criterio si vuole trovare per la determinazione del brevettabile, potrebbe essere quello del rispetto della dignità umana?