Longa est via. Forme e contenuti dello studio grammaticale dalla Bisanzio paleologa al tardo Rinascimento veneziano
Edizioni dell'Orso
Alessandria, 2014; br., pp. XII-422, ill. b/n e col., cm 17x24.
(Hellenica. 51).
collana: Hellenica
ISBN: 88-6274-537-0
- EAN13: 9788862745376
Testo in:
Peso: 2.03 kg
Tra il 1397 e il 1400 l'erudito e diplomatico bizantino Manuele Crisolora insegnò lingua e letteratura greca agli umanisti fiorentini della cerchia di Coluccio Salutati. Quell'esperienza tanto celebrata inaugurò la ripresa dello studio del greco in Occidente. Il fortunato manuale di Crisolora per l'apprendimento del greco (Erotemata), pur innovativo in vari aspetti della presentazione, non era certo indipendente nei contenuti dalla tradizione bizantina, né fu l'unico testo di riferimento nel Rinascimento. Fu semmai il punto di avvio di un'intensa produzione di sussidi idonei alle esigenze in rapido mutamento degli studenti latinofoni, culminata nei manuali di Teodoro Gaza, Costantino Lascaris, Filippo Melantone e Nicolò Clenardo: una rigogliosa stagione di continuo riadattamento, talora svolta da valenti maestri rimasti anonimi, che si protrasse in Occidente per tutto il Quattrocento e la prima parte del Cinquecento. Questo volume ripercorre la storia dei sussidi grammaticali per lo studio del greco, a partire dalla produzione tardogreca e bizantina sino al maturo Rinascimento occidentale. La base d'indagine è rappresentata dal fondo manoscritti e stampe della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, che ha fornito un buon campione per osservare caratteristiche e sviluppi dello studio grammaticale del greco nel Rinascimento, e insieme ha dato occasione di rivalutare un patrimonio sinora poco conosciuto.