Contropelo. O del perché spezzare la catena di depilazione, sottomissione e odio verso di sé
Milano, 2022; br., pp. 128, cm 11x18.
(Fabbri. Varia).
collana: Fabbri. Varia
ISBN: 88-915-8650-1
- EAN13: 9788891586506
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.16 kg
"Questa totale disfatta, questa completa incapacità di tenere a bada i miei peli, era ben più di una sconfitta pratica che mi condannava a indossare i pantaloni lunghi e a restare giorni lontana dalla spiaggia: era la sconfitta palese della mia femminilità." Si tende a dare per scontato che le donne non debbano mai e poi mai avere peli superflui. Ecco che quindi, sin da giovanissime, le dirette interessate si impegnano per eliminarli in tutti i modi e, in caso di "emergenza", preferiscono correre ai ripari, per esempio scegliendo i pantaloni lunghi (anche in piena estate) per timore di non avere gambe perfettamente lisce. Quelle che non si depilano, invece, spesso lo fanno come atto politico e vengono osservate, criticate e socialmente penalizzate. Ma come mai ci si sottopone a questa pratica? È per piacere a se stesse o per timore di non essere desiderate o desiderabili? Vale veramente la pena spendere tempo, soldi, energie e sopportare il fastidio, il dolore e i rischi della depilazione, in maniera assidua e totale, per piacere sempre e anche a chi non ci apprezza così come siamo? Dati alla mano, Bel Olid risponde a queste domande ed espone con chiarezza e coraggio non solo le contraddizioni della depilazione femminile, ma le sue implicazioni: sottomissione sociale, obbedienza alle regole di mercato e grave insicurezza personale. Un pamphlet che centra il bersaglio esponendo i meccanismi di potere che regolano i rapporti di genere, una lettura per chiunque voglia provare a liberarsi dalle imposizioni delle norme sociali.