Appiattimento del mondo. La crisi della cultura e il dominio della norma
Giangiacomo Feltrinelli Editore
Milano, 2024; br., pp. 224, cm 14,5x22,5.
(Campi del Sapere).
collana: Campi del Sapere
ISBN: 88-07-10580-2
- EAN13: 9788807105807
Testo in:
Peso: 0.27 kg
Identità contro universalismo, genere contro sesso, repubblica contro comunitarismo, razzismo, femminismo, immigrazione... Ciò che accomuna questi temi, che da tempo ormai polarizzano la vita intellettuale con forti implicazioni politiche, è che coinvolgono la cultura, in ogni senso del termine. Ma Olivier Roy respinge la tesi di una "guerra culturale" o di un conflitto di valori. Ciò che è in crisi, sostiene, è la nozione stessa di cultura, oggi ridotta a un sistema di codici espliciti, decontestualizzati e spesso globalizzati che invadono le università come le nostre cucine, le lotte identitarie e le religioni come le nostre pratiche sessuali, e persino le nostre emozioni debitamente elencate e ridotte a espressioni in forma di emoji. La diagnosi impietosa di Roy è quella di una deculturazione globale, l'appiattimento del mondo appunto. Roy esamina i meccanismi e gli effetti paradossali di quattro grandi cambiamenti contemporanei (la liberazione della morale emersa negli anni Sessanta, la rivoluzione di Internet, il neoliberismo sfrenato e la deterritorializzazione legata alla fine dell'idea dello Stato-nazione per come lo abbiamo conosciuto e alle migrazioni globali): dove i dominanti si sentono minacciati e soffrono come i dominati, dove le lingue ibride e globalizzate (per esempio lo spanglish) e i manga diventano simulacri che annientano la ricchezza della lingua inglese o della cultura giapponese; dove i "processi" di comunicazione producono un "divenire autistico"...