Architettura e Novecento. Diritti, conflitti, valori
Illustrazioni di Hellmann L.
Roma, 2010; ril., pp. XXII-137, ill., cm 15,5x21.
(Saggi. Natura e Artefatto).
(Saggi. Natura e Artefatto).
collana: Saggi. Natura e Artefatto
ISBN: 88-6036-441-8
- EAN13: 9788860364418
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Storia dell'architettura,Urbanistica e Viabilità
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.3 kg
Si è abituati a interpretare l'architettura come espressione artistica o come immagine di un regime. Ancor più nel Novecento queste due chiavi di lettura hanno condizionato architetti e storici, e persino l'opinione pubblica. Eppure, forse non è un caso, l'architettura e la città raramente rientrano tra i parametri di riferimento quando si tenta di trarre un bilancio di questo straordinario secolo, cercando di individuarne caratteri, scansioni, inizio e fine. Ribaltando la prospettiva, Carlo Olmo, una delle voci più autorevoli in materia, propone al lettore di seguire in queste pagine il significato assunto dall'architettura nel definire i contorni, fisici e giuridici, del mondo in cui viviamo, i diritti che lo costruiscono, il limite, davvero mobile, tra pubblico e privato. Ma propone anche di interrogarsi su una professione che nel Novecento ha goduto di una singolare parabola tecnica e artistica, che ha costruito e difeso un'idea di modernità quanto mai elitaria e insieme dichiaratamente etica, e che ha avuto con l'autorità un rapporto del tutto specifico, ben al di là delle retoriche sui regimi.