Rabica. Il flauto mistico dell'Islam
Paoline Editoriale Libri
Milano, 2004; ril., pp. 206.
(La Parola e le Parole. 91).
collana: La Parola e le Parole
ISBN: 88-315-2640-5
- EAN13: 9788831526401
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Peso: 1.09 kg
Rabi'a (717-801), poetessa mistica dell'Islam, era originaria di Bassora (Iraq) e, secondo la tradizione, apparteneva a una tribù direttamente discendente da Maometto. Forse per i debiti contratti dal padre, da ragazza fu fatta schiava, condizione dalla quale si liberò in seguito a una visione mistica. Di lei rimangono pochi scritti, che si collocano a metà tra la poesia e la preghiera e si caratterizzano come una ricerca incessante di Dio. Tale ricerca - insieme con il dolore per non riuscire a raggiungerne l'oggetto - è un tema tipico del sufismo, corrispondente in ambito islamico a ciò che i teologi cristiani chiamano ascetica e mistica. F. Ometto dedica la prima parte del volume (Un mondo di "pazzi saggi") a illustrare i concetti basilari del sufismo, indispensabili per comprendere la figura di Rabica, e la seconda (Rabica, flauto mistico) a esporre la storia della poetessa di Bassora, le cui notizie biografiche sono alternate ai versi poetici.Il flauto cui si allude nel sottotitolo è un'immagine caratteristica del mondo dei sufi, per i quali rappresenta l'afflato dell'anima mistica che si eleva verso Dio. Sono interessanti - quando il contesto lo consente - i parallelismi tra la mistica islamica e quella cristiana.