Atelier. I luoghi del pensiero e della creazione
Bergamo, 2012; br., pp. 308, ill., cm 13x21.
(Il Castello di Atlante. 12).
collana: Il Castello di Atlante
ISBN: 88-7186-370-4
- EAN13: 9788871863702
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura)
Testo in:
Peso: 0.378 kg
Il saggio sullo studio dell'artista intende colmare una incomprensibile lacuna nella letteratura critica, poiché fino ad ora non esistevano monografie scientifiche interamente dedicate al tema dello spazio della creazione. L'atelier viene esaminato non dal punto di vista storico ma dal punto di vista teorico, individuando le sue caratteristiche e costanti atemporali, come se fosse un luogo senza tempo, lo spazio assoluto dell'uomo che crea. Ogni capitolo del libro mostra una differente sfaccettatura dell'argomento. Lo studio d'arte è visto come la rappresentazione materiale di uno spazio invisibile e mentale, come il prolungamento del corpo dell'artista nello spazio fisico esterno, come un luogo di passaggio e di trasformazione o come una stanza che riproduce la camera infantile dei giochi. In finale di libro, il filosofo razionalista francese che diceva di avanzare mascherato ('larvatus prodeo'), a causa della sua capacità inventiva e del carattere rivoluzionario della sua riflessione filosofica, diventa una specie di prototipo del genio creativo. L'appendice dedicata a Descartes è un divertissement; trae spunto da una lettura anomala del "Discorso sul metodo" per tracciare una specie di morale provvisoria dell'artista. Ciascun capitolo è corredato da un repertorio di fotografie e dipinti che ritraggono lo spazio di lavoro dell'intellettuale nelle sue possibili configurazioni, al fine di produrre una sorta di piccolo catalogo degli studi d'arte.