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Roberto Vecchioni. L'uomo che si gioca il cielo a dadi

Aliberti Edizioni

Reggio Emilia, 2009; br., pp. 155, cm 14x21.
(Idols).

collana: Idols

ISBN: 88-7424-483-5 - EAN13: 9788874244836

Soggetto: Musica

Periodo: 1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.22 kg


"L'uomo che si gioca il cielo a dadi" è più di una biografia. Matteo Orsucci, forte del confronto diretto con il cantautore, ne traccia un profilo critico, regalando al pubblico una lettura inedita e mai banale del Professore che nell'immaginario comune, e per sua stessa ammissione, è un cantautore di una sinistra strana, eterodossa, talvolta critica. Eppure, l'aspetto che maggiormente definisce Vecchioni è il suo rapporto con l'assoluto, un conatus che spinge tutto oltre il limite umano. Due sono i grandi temi portanti dell'opera vecchioniana analizzati in queste pagine: il senso della morte e la liturgia degli affetti. Indagando il primo si scopre che dall'ombra nera di "L'ultimo spettacolo" fino alla folle corsa del soldato verso "Samarcanda", passando per la toccante "Tommy", dedicata a un amico suicida, tutto è spinto nel centro di una domanda, forse la più banale, senza dubbio la più lacerante: perché? Grazie a un'intervista inedita, l'autore fa emergere l'essenza più vera di Vecchioni, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua ricerca del senso attraverso la figura di Dio, poi conclusa in una fede sui generis, molto personale e quasi di stampo luterano, "però cattolica per tutto quel che riguarda la liturgia del Vangelo".

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