Wolfgang Laib
Fondazione Merz
Testo Italiano e Inglese.
Torino, 2010; ril., pp. 136, 70 ill. col., tavv. col., cm 26x29.
ISBN: 88-7757-243-4
- EAN13: 9788877572431
Soggetto: Collezioni,Fotografia,Saggi (Arte o Architettura),Scultura,Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1960- Contemporaneo
Extra: New Media
Testo in:
Peso: 1.08 kg
Questo libro d'artista documenta il progetto della mostra che Wolfgang Laib ha allestito alla Fondazione Merz dal 9 aprile al 7 giugno 2009. Per Laib l'arte è un atto di partecipazione e condivisione, partecipare alla natura e condividere con altri l'esperienza. Le radici del suo pensiero affondano nell'idea di equilibrio e di armonia che regolano il mondo e l'opera dell'uomo, fondamentale custode dell'universo. Questa dimensione spirituale è alla base della grande mostra torinese che si è svolta in due momenti: con l'installazione di centinaia di piccole montagne di riso, una linea di piccole montagne di polline e una grande montagna Ziggurat di cera d'api che ha riempito tutto lo spazio della Fondazione. Poi con un evento che soltanto per la seconda volta è stato celebrato in pubblico fuori dall'India: il mahayagna, il rito vedico del fuoco, officiato per sette giorni da quarantacinque Bramini provenienti da alcuni dei templi più importanti dell'India del Sud. "Una lunga storia è all'origine di questo evento. In occasione di Documenta 1987, Mario Merz mi invitò ad esporre un vaso di polline su un suo tavolo a spirale. Ciò fu l'inizio di una bellissima e preziosa amicizia tra due artisti con credo, vite differenti, differenti età, ma talvolta uno sguardo molto simile. Entrambi rimanemmo reciprocamente affascinati, cosa che ha arricchito molto le nostre vite... È quindi molto più di un'esposizione con diversi oggetti e lavori, non una mostra per un artista individuale, ma riguarda il mondo, l'universo e anche la nostra propria esistenza. [...] Il polline rimanda all'inizio e alla creazione, le montagne di riso e lo Ziggurat di cera d'api (piramide a gradoni) al nutrimento e al legame del cielo con la terra, il fuoco alla fine, alla distruzione e possibile rinnovamento del mondo, alla trasformazione del fisico, ad un nuovo ciclo, alla condizione del cambiamento" (Wolfgang Laib).