Le commedie: La ragazza di Andro-Quello che castiga se stesso-L'eunuco-Formione-La suocera-I fratelli
A cura di Reverdito G.
Traduzione di F. Bertini e Faggi V.
Testo Italiano e Latino.
Milano, 2006; 2 voll., br., pp. XXVII-800, cm 11x18.
(I Grandi Libri. 380-381).
(I Grandi Libri. 380-381).
collana: I Grandi Libri
ISBN: 88-11-37671-8
- EAN13: 9788811376712
Soggetto: Teatro
Testo in:
Peso: 0.506 kg
Equilibrio, grazia, misura, raffinatezza: non vi è più nulla in Terenzio della comicità irriverente e plebea di Plauto. Non vuole far ridere, ma sorridere; non ama i chiaroscuri violenti, ma le mezze tinte; non getta i suoi personaggi in pasto al pubblico ludibrio mettendone in risalto gli egoismi e le miserie, ma li pensa capaci di gesti di umanità, convinto che la naturale bontà dell'uomo finisca sempre col trionfare. Per l'attenzione che riserva alla figura femminile, al tema dell'educazione o della famiglia, per l'umana simpatia con cui nelle commedie - ce ne restano sei, rappresentate tra il 165 e il 160 a.C. - mette in scena i casi di giovani e vecchi, senza mai ergersi a giudice, senza mai strizzare l'occhio al pubblico, senza mai negare un tratto di nobiltà nemmeno alla cortigiana e al servo truffaldino, il suo è stato definito un «teatro della humanitas». Ma proprio questa comicità complessa, segnata da un gusto ellenizzante e adatta al pubblico sofisticato della capitale, gli attirò l'ostilità delle platee più popolari negandogli in vita il successo e la fama. Introduzione e traduzioni di Ferruccio Bertini e Vico Faggi Note di Guido Reverdito.