Precipitazioni sparse
Astarte
Pisa, 2023; br., pp. 200, cm 12x17.
(Navicelli).
collana: Navicelli
EAN13: 9791280209368
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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Il lago non c’è più. È scappato, sparito. È scivolato nelle viscere della Terra, attraverso un anfratto, e ha portato alla luce i rifiuti sommersi, le macerie nascoste sotto il pelo dell’acqua. Gli abitanti si arrabattano per adattarsi al cambiamento che li coglie impreparati. Si ingegnano nel sistemare il sistemabile in cerca dell’equilibrio perduto. Alcuni personaggi, però, si mettono in discussione. Per Abigaille, performer di body painting, Pietro, giornalista d’inchiesta e voce narrante, Aldo, albino allevatore di trote, Tito, filosofo vivaista, Hajar, tatuatrice d’henné, e due vispi ragazzini, Adam ed Emma, l’assenza del lago apre la strada a profondi cambiamenti personali. Attratto come un funambolo dal vuoto della voragine, Aldo mostrerà ad una folla di compaesani, disgregata e confusa, i segreti dell’abisso sotto i loro piedi. Controcorrente, sceglierà la strada della metamorfosi a quella della fuga. Sullo sfondo, spaesata, la cittadina di Runìco: statica e opportunista. Tra piogge di trote, minivan cilestrini, tatuaggi, canoe e piante che si innamorano, il cambiamento si imporrà sempre più. Complici le condizioni climatiche, l’acqua arriverà a colmare l’intera vallata fino a mescolare le sue onde con altri fiumi, diventando un organismo unico col mare ad oriente della Grande Piana. La forza del corpo liquido sarà devastante: allagherà ogni dove, consumando terreno e vite. Animali ed esseri umani ripareranno insieme in luoghi asciutti e le piante dovranno fare amicizia con l’acqua per trovare altre dimensioni di esistenza. Sbalorditi occhi umani cercheranno rifugio in terre straniere, imprevisti migranti che mai credettero di doversi muovere per necessità dal loro paese natale.