La fiducia nella crisi globale. L'attualità del pensiero sociale keynesiano
Edizioni Carocci
Roma, 2012; br., pp. 123, cm 15,5x22,5.
(Biblioteca di Testi e Studi. 754).
collana: Biblioteca di Testi e Studi
ISBN: 88-430-6295-6
- EAN13: 9788843062959
Testo in:
Peso: 0.16 kg
Perché la fiducia crolla nei momenti di crisi? E quando diventa, invece, elemento propulsore di crescita generando valore? Il volume offre un'analisi delle dinamiche fiduciarie interpretando in chiave sociologica il pensiero di John Maynard Keynes, il primo economista a comprendere appieno la portata della leva-fiducia. In un contesto tecno-socio-economico complesso quale quello della crisi finanziaria avviatasi nel 2007, il concetto originale di economia della fiducia spiega la creazione di valore attraverso l'operare spontaneo della fiducia quale dinamica sostitutiva del sistema istituzionale di garanzia e controllo. Proprio la carenza di tale sistema ha infatti costituito il terreno ideale per la crescita dell'economia nominale: un'economia che falsa la percezione del reale, allarga i divari economici e sociali, squilibra i rapporti tra rischio e ricchezza nella società globale, dissolve i vincoli di responsabilità; in tale modo la fiducia favorisce il richiamo dei "nuovi poteri" forti, come, ad esempio, le società di hedge funds, le agenzie di rating, le banche d'affari. In questo contesto, solo politiche mirate di economia della fiducia possono incanalare l'effetto "riserva di valore" generato dalla fiducia stessa verso intenti di positiva costruzione di capitale sociale, sempre in considerazione dell'aspetto irrazionale dell'agire umano così come individuato in maniera rivoluzionaria da John Maynard Keynes.