Yes she can. Michelle Obama e la prima famiglia africano americana alla Casa Bianca
Castelvecchi
Roma, 2009; br., pp. 153, cm 14x21,5.
(Le Grandi Navi. 29).
collana: Le Grandi Navi
ISBN: 88-7615-289-X
- EAN13: 9788876152894
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Americana
Testo in:
Peso: 0.26 kg
"La mia migliore amica da sedici anni, la roccia della famiglia, l'amore della mia vita": è alla moglie Michelle che il neoeletto Presidente degli Stati Uniti Barack Obama dedica il più sentito grazie nella notte della vittoria a Grant Park. Ma chi è Mrs O.? Di fatto, è la prima discendente di schiavi a entrare alla Casa Bianca, la prima First Lady africano americana. Eppure, c'è da scommetterci, non è solo per questo che farà storia. Moglie innamorata, madre premurosa di Malia e Sasha, laurea a Princeton e specializzazione ad Harvard, Michelle è una donna moderna che si batte per tante sue coetanee impegnate a conciliare lavoro e famiglia. Sarà la First Lady più influente e attiva dai tempi di Eleanor Roosevelt, ma senza l'ambizione personale e la ruvidezza di Hillary Clinton, piuttosto con la classe e la capacità di ispirare i suoi connazionali che fu di Jacqueline Kennedy. La sua vita è un classico american dream, dall'infanzia a Chicago nel quartiere nero di South Side all'ingresso nelle università più prestigiose del Paese, dall'incontro con Obama fino al contributo decisivo in campagna elettorale. Questo libro racconta però anche un altro sogno, forse ancora più grande: diventare l'epicentro di una rivoluzione culturale al femminile.