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L'ora X. (Catalogo della mostra). [Edizione Italiana e Inglese]

Gli Ori

Venezia, Fondazione Querini Stampalia, 28 marzo - 30 maggio 2004.
Traduzione di Titmarsh J. A.
Testo Italiano e Inglese.
Pistoia, 2004; br., pp. 96, 29 ill. col., cm 12x18.

ISBN: 88-7336-109-9 - EAN13: 9788873361091

Soggetto: Collezioni,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1960- Contemporaneo

Luoghi: Nessun Luogo

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 0.22 kg


L'ora X è il titolo del volume editato da Gli Ori che documenta il progetto artistico ideato da Giulio Paolini per gli spazi della Fondazione Querini Stampalia di Venezia (28 marzo - 30 maggio 2004). Si tratta di una riflessione sulla relazione che intercorre tra l'autore e la sua opera, tra l'Alfa come origine o figura iniziale e l'Omega in quanto istante ultimo della definizione o immagine finale dell'opera: un'indagine volta a scoprire quale e dove sia il momento originale. Protagonista della scena internazionale, Giulio Paolini nel corso della sua attività ha introdotto nuovi linguaggi in campo artistico. La sua opera, lo ricordiamo, ha determinato il forte cambiamento dell'arte negli anni Sessanta prefigurando, tra il 1960 e il 1965, la Minimal Art, l'Arte Povera e l'Arte Concettuale. Tra i campi problematici da lui aperti vi è l'"uscita" dal quadro, la separazione tra supporto e immagine, tra immagine e visualità, la dialettica dello sguardo, la perdita di autorialità da parte dell'artista, la posizione dell'osservatore, la decostruzione dei dispositivi di pittura e scultura, l'arte quale gioco linguistico.
Il volume raccoglie i testi di Giorgio Busetto, Giulio Paolini e Chiara Bertola.
"L'ora X, il progetto pensato appositamentte per lo spazio della Fondazione Querini - si legge nel breve saggio di Chiara bertola, dal titolo Il pescatore di perle - è la nuova messa in scena del lavoro di Giulio Paolini. In tre espisodi distinti - Alfa (Un autore senza nome), Omega (Il corpo dell'opera), Capogiro (Lo sguardo dello spettatore) - l'artista racconta, ancora una volta, l'impossibilità di una definizione precisa per i tre soggetti al centro della scena: l'opera, l'autore e lo spettatore. Per rendere ancora più credibile la sua ipotesi, l'artista ha fornito ironicamente, quasi fosse un gioco, la formula matematica che aggiunge veridicità alla sua teoria; come se il problema dell'origine di un'opera d'arte o il rapporto tra autore e opera potesse essere risolto o esaurito scientificamente in una frazione matematica...".
Il catalogo, corredato da una ricca documentazione fotografica e da note biografiche sull'artista, verrà presentato al pubblico nell'ambito di una tavola rotonda dedicata al tema del rapporto tra antico e contemporaneo, che si terrà venerdì 4 giugno 2004 alle ore 17 presso la stessa Fondazione che accoglie fino al 30 maggio l'esposizione. In quell'occasione, oltre all'artista, critici, curatori e letterati saranno invitati a riflettere sul profondo legame che, soprattutto in Italia, esiste tra esperienza creativa contemporanea e arte del passato, prospettiva preziosa che potrebbe essere un modello altrettanto unico e non omologato di pensare e lavorare con e nella contemporaneità.

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