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Piazza d'Italia (Souvenir d'Italie II), 1913 [luglio-agosto 1933]. Il più clamoroso sequestro del dopoguerra. Verità processuale e verità storica

Scalpendi

Segrate, 2013; br., pp. 112, ill. b/n e col., cm 21,5x28.
(Archivi dell'Arte Metafisica).

collana: Archivi dell'Arte Metafisica

Altre edizioni disponibili: English Edition (ISBN: 88-89546-37-9)

ISBN: 88-89546-35-2 - EAN13: 9788889546352

Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.01 kg


Questo secondo quaderno della collana "Contributi al Catalogo di Giorgio de Chirico" prende in esame il più famoso caso dechirichiano del dopoguerra: la dichiarazione di falsità di una "Piazza d'Italia" acquistata nel 1946 da Dario Sabatello alla Galleria del Milione e già appartenente alle collezioni Frua, Valdameri e Della Ragione. Il processo che ne seguì tra il 1947 e il 1955 ebbe risonanza mondiale per la notorietà delle persone coinvolte. In prima istanza il Tribunale di Roma sentenziò che de Chirico aveva mentito e che il quadro era autentico, in seconda istanza tutto fu capovolto e la sentenza che dichiarava falso il quadro fu confermata dalla Cassazione nel 1956. Lo studio non contribuisce solo al recupero di un'opera autentica al catalogo dell'artista, ma è soprattutto un invito a riformulare su basi oggettive la storia dei quindici anni tra il 1933 e il 1948, cioè del momento cruciale in cui si formò il groviglio, complicatissimo ma in realtà non inestricabile, che ha costituito fino a oggi il "caso de Chirico".

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