Sandra Tenconi. Lo spazio sconosciuto dell'arte
Skira
A cura di Biscottini P.
Milano, 2022; cartonato, pp. 160, 150 ill. col., cm 24x28.
(Cataloghi arte contemporanea).
collana: Cataloghi arte contemporanea
ISBN: 88-572-4914-X
- EAN13: 9788857249148
Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.65 kg
La lunga vicenda artistica della pittrice lombarda Sandra Tenconi è da tempo ormai una sensibile, delicata, profonda artista, interprete della grande pittura lombarda. Il fatto che Sandra Tenconi sia ancora una pittrice vivacemente attiva e impegnata conferisce a questo libro un valore speciale: non è in onore di un'artista, ma la sua conferma nella contemporaneità, di cui Sandra avverte con preoccupazione, ma anche con la solita indomita passione, le contraddizioni e i rischi, avvinta comunque dalla sensazione di partecipare sempre all'affascinante storia del farsi dell'arte. Il libro ripercorre, per temi (Roccoli e Ticino; Natura e paesaggi; Figure; Autoritratti; Moni Ovadia; Teddy Bears; Forme sospese), la lunga vicenda artistica di una donna minuta che pensa in grande, riuscendo a mantenere lo sguardo fisso sulle vicende del tempo, quello personale, ma anche quello storico. Uno sguardo a volte perplesso, ma anche ironico, credendo in se stessa, ma anche dubitandone, comunque tenacemente ancorata alla convinzione che l'esistenza sia un compito, un dovere a cui non ci si può sottrarre. Sandra Tenconi (1937) ha studiato a Brera con Aldo Carpi e Domenico Cantatore. Ha al suo attivo una settantina di mostre personali, dalla prima a Varese, presentata da Dante Isella nel 1960, all'ultima antologica alla Fondazione BPL di Lodi. Ama lavorare en plein air, o in studio sugli appunti presi sul posto. Il suo soggetto è in primo luogo la natura: le montagne, gli alberi, i tramonti, le cascate, i tronchi abbandonati, i fiori, le zucche. Ma anche la figura umana e il ritratto. La critica la colloca spesso nel filone del naturalismo lombardo; i suoi modelli di riferimento vanno più lontano, da Turner e Goya a Graham Sutherland. Le tecniche preferite sono l'acrilico, il pastello e l'acquerello. Ha tirato molte litografie con le Edizioni della Spirale, soprattutto per Olivetti.