L'Italia e l'Africa
Gius. Laterza & Figli
Bari, 2024; br., pp. 288, cm 14,5x21,5.
(Storia e Società).
collana: Storia e Società
ISBN: 88-581-5567-X
- EAN13: 9788858155677
Soggetto: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,Saggi Storici
Testo in:
Peso: 0.38 kg
L'impero coloniale italiano è crollato con la Seconda guerra mondiale, molto prima rispetto a quelli delle grandi potenze europee. Paradossalmente, proprio questa decolonizzazione 'precoce' ha consentito all'Italia un impegno, sul piano politico e diplomatico, in termini non più di soggezione ma di partenariato. La creazione dell'associazione euro-africana, prevista dai Trattati di Roma del 1957, è stata un'occasione per giocare un ruolo ponte e acquisire una fama inedita presso i paesi di nuova indipendenza. A interagire con queste prospettive fu anche la Chiesa cattolica. Le aperture del Concilio Vaticano II - cui partecipò per la prima volta una visibile rappresentanza africana - e le attenzioni manifestate da papa Paolo VI con i suoi viaggi in Africa, impressero una spinta decisiva alle proiezioni africane dell'Italia. In questo quadro entrarono in gioco nuovi soggetti della società civile, come l'associazionismo cattolico e laico e le reti missionarie, che contribuirono alla maturazione, nella società italiana, di una sensibilità e di un variegato slancio solidaristico. Tutto questo si esaurisce con il 1989: la fine del mondo bipolare e, sul piano interno, la dissoluzione di assetti politici e il crescente fenomeno immigratorio, aprono una stagione di forti spinte introspettive e 'afropessimiste'. Si incrina, così, quella proiezione unitiva che aveva animato visioni e strategie sul piano politico e a livello collettivo, isolando l'Italia e condizionando gli sviluppi di un'eredità storica di lungo periodo.