L'ipergesto. Disseminare utopia
Asterios
Illustrazioni di Cardente C.
Trieste, 2017; br., pp. 64, ill., cm 12x21.
(Piccola Bibliothiki. 44).
collana: Piccola Bibliothiki
ISBN: 88-9313-063-7
- EAN13: 9788893130639
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Peso: 0.28 kg
La politica dell'ipergesto che qui si delinea è tesa a scuotere e a produrre slanci vitali, di difesa del diritto di esserci, di esserci qui pienamente, secondo l'unica legge che è quella del proprio divenire ma anche di un divenire condiviso e negoziabile, di un divenire partecipativo e attivo, di un codice etico che impegna chi pratica l'ipergesto a regolare la sua azione al risveglio e alla liberazione e mai alla soppressione, alla distruzione (se non simbolica) e alla castrazione. L'ipergesto è utopia in atto. Ciò che viene mostrato, dimostrato, creato, sono pratiche di vita utopiche poste, seppur brevemente, concretamente in essere. Frammenti di un mondo altro e possibile, seppur considerato al momento di là da venire. La creatività e l'invenzione deve figurare spezzoni di un altro mondo in cui risplenda la dimensione del piacere, della condivisione, della solidarietà, di una nuova alleanza tra uomo e natura, tra l'uomo e la donna, tra le generazioni, tra uomo e opera o lavoro. Effettuare ipergesti significa connettersi, dilatare il più possibile la risonanza di un atto, preoccuparsi di creare tele, reticoli, flussi di movimentazione del gesto così come riflessioni, commenti, un dibattito che non deve interrompersi se non molto lentamente e possibilmente dopo aver aperto brecce nella corazza del controllo e del disciplinamento. Ma si tratta anche di un lavoro di scelte precise, di interventi sofisticati, di autentiche creazione d'arte politica. Si tratta di una pratica che richiede che il corpo sociale tessa nuove forme di partecipazione, di condivisione e di concatenamento sovversivo.