Gorizia-Nova Gorica. Architettura e urbanistica del Novecento-Arhitektura in urbanizem 20. stoletja
Udine, 2024; br., pp. 400, ill., cm 24x28.
(Le Architetture).
collana: Le Architetture
EAN13: 9791256550272
Soggetto: Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 1.6 kg
Il volume ripercorre attraverso l'analisi di un'ampia documentazione lo sviluppo di un'azienda che avviò la sua attività nel primo Ottocento come piccolo battiferro, evolvendosi fino a diventare dopo la Seconda guerra mondiale uno dei più importanti complessi industriali del Friuli: le Officine Bertoli. La loro storia è anche storia di una famiglia di imprenditori, di alleanze economiche, di scelte politiche, ma soprattutto è la storia del rapporto di un'azienda con il territorio e con la gente del posto, con il sistema industriale udinese, in un contesto sociale ed economico che ha permesso la crescita della fabbrica. Il territorio di Gorizia è protagonista di un drammatico percorso che attraversa tutto il Novecento. A inizio secolo è una città multietnica in cui le diverse aspirazioni nazionali degli italiani e degli sloveni trovano un luogo di convivenza. È poi attraversata dalla tragedia delle due guerre mondiali: trasformata in un campo di battaglia nel 1916, profondamente offesa nel 1945. Inoltre il periodo tra le due guerra è connotato dall'esasperazione nazionalista del fascismo. Dopo il 1945 si accende uno scontro politico-ideologico di altro tipo, tra capitalismo e comunismo. Per oltre 60 anni è rimasta divisa in due da un confine. Nova Gorica, nata in seguito ai trattati di Parigi, diventa sin da subito un poligono simbolico e politico da ostentare nei confronti dell'occidente attiguo. Dopo i primi euforici passi, in pochi anni la centralità del progetto Nova Gorica si tramuta in importanza locale: sia per il cambiamento dei rapporti politici ed economici tra Italia e Jugoslavia, sia per il cambiamento delle strategie nella modernizzazione jugoslava. Qual'è stato il ruolo dell'architettura in questo contesto così travagliato?