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Il David di Michelangelo

Federico Motta

Milano, 2002; br., pp. 96, 72 ill. b/n, cm 25x34.

ISBN: 88-7179-301-3 - EAN13: 9788871793016

Soggetto: Opere d'Arte,Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Scultura

Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento

Luoghi: Firenze

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.126 kg


Assieme alla Gioconda, alla Venere del Botticelli e a pochi altri capolavori, il David rappresenta una vera e propria icona della storia dell'arte ed è una delle opere più amate del mondo.
Il David esprime l'ideale rinascimentale dell'uomo libero e creatore del proprio destino. L'opera, capolavoro di Michelangelo, realizzata in scala perfetta, condensa i principali valori artistici e culturali del Rinascimento italiano. Si trova nella Tribuna dell'Accademia di Firenze, alto sul piedistallo, investito dalla luce che scende dal lucernario, circondato dai tormentati prigioni di Michelangelo. La gran parte della gente che visita l'Accademia non chiede di vedere di più. La contemplazione del David acceca tutto il resto. Si esce dall'Accademia quasi senza guardare tutto quello che David non è.
Un esclusivo reportage realizzato dal fotografo Aurelio Amendola coglie e offre allo sguardo del lettore il potere della forma e lo splendore del dettaglio della grande opera, la sua eleganza, la possente anatomia, la grazia del progetto. Il testo di Antonio Paolucci, soprintendente per i Beni Artistici e Storici di Firenze, Pistoia e Prato, grande studioso del Cinquecento, illustra il capolavoro del maestro del Rinascimento che fu il primo artista della storia a essere riconosciuto dai suoi contemporanei come un genio nel nostro senso moderno, spiegando le ragioni di un accordo perfetto tra forza ed eleganza.

Antonio Paolucci: dopo gli incarichi presso la Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici del Veneto, Mantova e presso L'Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze, ha assunto l'incarico, che attualmente ricopre, di Soprintendente per i Beni Artistici e Storici di Firenze, Pistoia e Prato. Ha ricoperto la carica di Ministro per i Beni Culturali nel Governo tecnico di Lamberto Dini. E' redattore delle riviste Paragone e Bollettino d'arte, ha incarichi di insegnamento all'Università di Firenze e all'Università di Siena. Dal 1997 è Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara. Autore di numerose monografie, è giornalista per Avvenire, La Repubblica, Il Sole 24 Ore, La Nazione, Il Giornale dell'Arte. Ha curato varie mostre e sezioni di mostre, tra le quali segnaliamo Masaccio e il suo tempo a Palazzo Vecchio.

Aurelio Amendola: durante la lunga carriera come fotografo si è specializzato nella fotografia di opere d'arte. Nel 1994 al suo libro Un occhio su Michelangelo fu aggiudicato il Premio Oscar Goldoni. Nel 1995 una mostra su questo tema fu organizzata a Milano, a Palazzo Reale, dall'Amministrazione Comunale. Presso la nostra casa editrice ha pubblicato Bernini, La scultura in San Pietro e San Pietro, un'importante ed esclusiva campagna fotografica accompagnata dall'ultima fatica intellettuale di Bruno Contardi, il grande studioso recentemente scomparso.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci