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Bottai e l'arte: un fascismo diverso? La politica culturale di Giuseppe Bottai e il Premio Bergamo (1939-1942)

Electa

Milano, 1994; br., pp. 112, ill. b/n, cm 16x24.
(Arte. Varie).
(Arte).
(Documenti e saggi).

collana: Arte. Varie

ISBN: 88-435-4953-7 - EAN13: 9788843549535

Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Società e Tradizioni

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.29 kg


La politica culturale di Giuseppe Bottai e il Premio Bergamo (1939-1942). Giunto al fascismo dal movimento futurista, Bottai fu un fascista moderato, o se si vuole... un liberalfascista. Ministro dell'Educazione Nazionale, promosse un'importante legislazione nel campo dell'arte, del restauro, dell'ambiente e della scuola, incentivando la produzione artistica, e proclamando (pur nel contesto del fascismo), con l'esempio di riviste quali `Primato` e di inziative culturali quali il Premio Bergamo, l'autonomia e l'indipendenza dell'arte e degli artisti. Comunque uomo di fronda non fu mai, anche se la fronda prosperò sotto la sua protezione di alto gerarca del fascismo e se il suo pensiero non s'integrò nel mussolinismo.

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