Paesaggi tenaci. Il processo ecomuseale del Simeto.
Franco Angeli
Milano, 2021; br., pp. 200.
(Urbanistica. 223).
collana: Urbanistica
ISBN: 88-351-0980-9
- EAN13: 9788835109808
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 1 kg
È oggi più che mai urgente agire e riflettere sul tema della cura dei paesaggi, come ambienti di vita e spazi di esercizio dei diritti di base dove occorre rinsaldare responsabilmente i legami naturalculturali che in essi si manifestano. Gli attori sociali più tenaci, in molti casi organizzazioni della società civile e del terzo settore, si fanno spesso carico di contrastarne il depauperamento, a volte mediante pratiche insorgenti. Tuttavia, la tenacia da sola non basta. Occorre consolidare quel patto tra cittadini e istituzioni pubbliche in una direzione realmente capace di rendere attuabile il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale. I processi ecomuseali possono rappresentare un'interessante opportunità in tal senso. Gli ecomusei, nati nel solco nel dibattito aperto sul finire degli anni Sessanta nella cornice di International Council of Museums (ICOM) e della Nouvelle Muséologie, assumono oggi in Italia un'interessante funzione di cerniera tra le dinamiche dal basso e la pianificazione istituzionale, anche grazie al ruolo delle mappe di comunità come strumenti capaci di ancorare le pratiche di inventariazione patrimoniale partecipativa alla fisicità dello spazio. Lo scritto presenta alcune riflessioni maturate nell'ambito di un processo di ricerca-azione di lungo termine in un'area interna della Sicilia, la Valle del Simeto, dove, a partire da una prima mappatura di comunità sperimentale, ha preso vita un processo ecomuseale che perdura grazie alla tenacia degli attori coinvolti. Sulla base di questa sperimentazione, l'autrice, attraverso un approccio indisciplinato alla produzione e condivisione della conoscenza, discute come il dispositivo ecomuseo possa essere declinato per rinsaldare quel patto fondamentale tra cittadini e istituzioni pubbliche e dare nuova vita ai paesaggi del margine.