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Stanislao Farri. Memorie di luce. Fotografie 1943-2003

Skira

Reggio Emilia, Palazzo Magnani, 8 febbraio - 23 marzo 2003.
Milano, 2003; br., pp. 288, ill. b/n, cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).

collana: Arte Moderna. Cataloghi

ISBN: 88-8491-514-7 - EAN13: 9788884915146

Soggetto: Collezioni,Fotografia

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Nessun Luogo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.1 kg


Fino agli anni Sessanta del Novecento, il grande fiume con le sue rive tranquille e pittoresche, è stato fonte privilegiata di ispirazione per i pittori e per i fotografi attratti da ambiti meno consueti rispetto al ritratto o alla veduta urbana.


Il volume, catalogo della mostra allestita nelle tre sedi di Piacenza, Busseto e Reggio Emilia, si propone di ripercorrere alcuni itinerari che portarono tanti artisti, in buona parte del XX secolo, verso il Po alla ricerca di luoghi suggestivi simili a quelli che i colleghi francesi inseguivano in Provenza o in Bretagna.


Idealmente si parte da Piacenza con diverse, pregevoli esperienze artistiche (locali e non) ispirate al Po, suddivise in tre sezioni (il Po come paesaggio, come luogo di lavoro e di svago): dal pittore romano Ferruccio Ferrazzi - che ebbe studio a Piacenza negli anni 1918-1919 - a Michele Cascella che in occasione del suo soggiorno piacentino del 1927 ha realizzato alcune suggestive vedute del fiume... alle tele di Bruno Cassinari, Gianfranco Manara, Armodio, William Xerra, Alessandro Marenghi, Giuseppe Motti.
Si prosegue con la sezione parmense di Busseto dove le figure di due importanti artisti del dopoguerra italiano dimostrano un rapporto non episodico, ma costante con la realtà del Po e della natura circostante: Carlo Mattioli con la sua visione prosciugata ed essenziale del mondo padano, e Goliardo Padova con la sua immersione materica nelle suggestive atmosfere che avvolgono il fiume. A tali opere si affiancano le fotografie dei paesaggi del Po di Carlo Bavagnoli (l'unico fotografo italiano acquisito stabilmente nella redazione americana di "Life") e Stanislao Farri con la sua singolare attenzione alle strutture del paesaggio e al lavoro dagli uomini.
La terza sede presenta alcuni artisti che hanno operato lungo il Po e che possono essere identificati con la linea "primitiva" o visionaria: casi emblematici che trovarono nella cultura della gente del Po un terreno fertile per le loro sperimentazioni pittoriche come Ligabue, Bruno Rovesti, Luigi Ghizzardi, Enrico Benassi...

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci