La casa che odorava di erba recisa
Gruppo Albatros Il Filo
Roma, 2021; br., pp. 78, cm 14x21.
(Nuove Voci. Strade).
collana: Nuove Voci. Strade
ISBN: 88-306-4577-X
- EAN13: 9788830645776
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1 kg
L'autore descrive il ricordo della casa rurale del nonno paterno, quando nell'ambiente contadino si viveva tutti insieme lo scandire degli anni belli attraverso rituali importanti: la notte della spannocchiatura, la festa della vendemmia, il presepe, la festa del maiale, la tv vista tutti insieme, il gioco a nascondino, la costruzione degli aquiloni, seguita dal loro volo e dalle mille corse, il forno e i suoi profumi. Ancora, la vista del Monte Somma, rimasta inalterata, dal terrazzo e dalle stanze della loggia, i rumori degli zoccoli dei cavalli al rientro la sera, il loro nitrire che sapeva di sbadigli di stanchezza dopo una giornata di lavoro e il ragliare del ciuccio che, inquieto per la fame e la stanchezza, aspettava, impaziente, di essere governato per la notte dai più grandicelli... e lui, "o barone", che seduto sulle scale, all'ombra del fico, osservava, scrutava, controllava... sereno e compiaciuto! Infine, il gallo nero, dalla cresta rossa e dal becco color avorio, che cantava per la sveglia, impettito, con tanta foga e impegno, dalla scala del mezzanino come se fosse stata quella del San Carlo, da riuscire a ogni alba ad arrivare, con i suoi acuti, ben oltre le orecchie di chi doveva. Era più preciso di un orologio svizzero, ma per i ragazzi ed i bambini, della casa, cantava sempre troppo presto e perciò maledetto, almeno nelle loro intenzioni.