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Dopo il progresso. Si può ancora credere al nostro mito più concreto?

Castelvecchi

Traduzione di Carrozzini G.
Roma, 2019; br., pp. 86, cm 12x24.
(Correnti).

ISBN: 88-3282-786-7 - EAN13: 9788832827866

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


Il progresso non ha senso in sé: spetta all'umanità dotarlo di valore, a ciascun individuo il compito di interrogarsi sul suo significato. Da qui parte la riflessione di Pascal Chabot: l'eccessiva fiducia nel progresso è stata denunciata come un'utopia pericolosa, ma le criticità dell'evoluzione della tecnica non possono dare luogo a una condanna definitiva, soprattutto se emessa da chi ne trae benefici ogni giorno. Per rispondere a questa complessità, l'autore propone un approccio filosofico serrato, interpella Bacone, Bergson, Simondon, e tramite la singolare percezione di grandi scrittori - come Defoe, Baudelaire, Rimbaud e Reverdy - crea un'idea di tecnica emancipata dalla mera sopravvivenza e cerca una nuova relazione tra senso, vita e progresso.

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