Una lettura aristotelica del "combattimento di Tancredi e Clorinda" di Claudio Monteverdi
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Lesmo, 2022; br., pp. 78, cm 21x29.
EAN13: 9791259686053
Soggetto: Musica
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Testo in:
Peso: 1 kg
Scopo della Camerata de'Bardi famoso gruppo fiorentino di musicisti filosofi e scienziati era riportare alla luce la musica dell'antica Grecia così affascinante oltre che per i primi esempi di spettacolo teatrale nella storia dell'umanità e per il commovente tentativo dell'uomo di rappresentare sé stesso con i suoi pregi e i suoi difetti e di imparare dai propri errori, anche per i valori di civiltà educazione ed etica finalizzati alla formazione del buon cittadino attribuiti alla Musica. Questo è l'aspetto forse più affascinante della lontana cultura greca. Fin dal medioevo con la teoria modale, al rinascimento con le teorie neoplatoniche e al barocco con la monodia accompagnata tutta l'invenzione musicale trae spunto dalla speculazione musicale sul mondo greco. La pratica del recitar cantando e lo stile rappresentativo nascono infatti (per rimanere in un linguaggio metaforico) dall'energia propulsiva data dalla volontà di far rivivere la tragedia greca ad opera dei Bardi. Quasi cinquant'anni dopo l'attività di questo gruppo Claudio Monteverdi compositore che si dedicava principalmente all'imitazioni delle passioni dell'animo umano ( teoria degli affetti ), consapevole di quanto tutto ciò abbia influenzato la sua musica si imbarca in una difficile impresa : essendo secondo i maggiori filosofi le passioni più significative dell'animo umano Ira, Temperanza, Humiltà e Supplicazione, e non essendo ancora stato creato uno stilema per poter descrivere il sentimento bellicoso e guerresco, egli si pone proprio l'obbiettivo sia come musicista che come teorico del linguaggio musicale di creare una figura retorica per imitare appunto il sentimento dell'ira e di rappresentare in toto le sopracitate passioni contrarie. Dovrà quindi trovare un testo adatto che si presta a questo tipo di descrizione che offre il contesto giusto per un'invenzione di questo tipo facendo cadere la scelta sulle ottave riguardanti il duello fra i guerrieri Clorinda e Tancredi nella Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso: in questo testo oltre che nella porzione di ottave musicate da Monteverdi la parola Ira ricorre molte volte lungo tutto il corso del Poema e la struttura delle ottave si presta anche ad una certa rappresentatività non a caso il Tasso inoltre era un grande studioso della Poetica di Aristotele e cercava di seguire i suoi precetti. L'Ira è inoltre un sentimento citato molto chiaramente nella Retorica di Aristotele e nell'Etica Nicomachea troviamo la Temperanza. Essendo poi intuibile come nel Combattimento vi sia una presentazione di un narratore, personaggi che compiono azioni, peripezie e colpi di scena.