La filosofia del gatto. Il gatto è meraviglia quotidiana
Newton Compton Editori
Ponte Galeria, 2012; br., pp. 233, cm 15,5x23.
(Grandi Manuali Newton. 203).
collana: Grandi Manuali Newton
ISBN: 88-541-4323-5
- EAN13: 9788854143234
Testo in:
Peso: 0.351 kg
Si legge di gatti se li si ama. Si tratta ovviamente di un amore particolare, che di volta in volta si colora degli aspetti e delle sfumature più disparate: il gatto è un po' figlio, un po' fratello, un membro della famiglia sui generis. Per chi lo ama è come "un'abitudine": si cambia città, si cambia casa, si cambia famiglia, ma quelle quattro zampe ci saranno sempre. Perché, dunque, una filosofia del gatto? Perché la filosofia, nel senso platonico, è sorpresa, meraviglia, e il gatto è meraviglia quotidiana. Ragion per cui queste pagine si interrogano su tutto ciò che riguarda il felino: dalla sua interazione con il padrone al modo in cui vive e rielabora concetti umani. Cosa significa avere un gatto? Perché lo si sceglie come compagno nel viaggio della vita? E poi ancora: che esperienza fa dello spazio? Come lo vive? Quali sono i luoghi della quotidianità felina? Allo spazio è legato in maniera strettissima il tempo. Il gatto si annoia: dorme per lo più, e per il resto riposa. Nella pigrizia sembra rimproverare la fretta nella vita degli uomini. Questo può forse insegnarci qualcosa? E cosa dire invece della sua etica? Il gatto è una commistione imprevedibile di vizi e virtù, di atteggiamenti che impediscono di prevederne le reazioni, di conoscerlo realmente. Infine l'estetica: il gatto è bellezza, eleganza in movimento. Corre, riposa, salta, dorme: ogni azione esprime una coordinazione finalizzata all'apparire, è la forma che trionfa sul contenuto.