La trattatistica educativa tra Rinascimento e Controriforma. L'Idea dello Scolare di Cesare Crispolti
Fabrizio Serra Editore
Pisa, 2005; br., pp. 372, ill. b/n, cm 17x24.
(Univ. Macerata. Fac. Sci. della Formazio. 2).
(Univ. Macerata. Fac. Sci. della Formazio. 2).
collana: Univ. Macerata. Fac. Sci. della Formazio.. 0002
ISBN: 88-8147-403-4
- EAN13: 9788881474035
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Testo in:
Peso: 0.84 kg
Cesare di Raniero di Pier Antonio Crispolti fu una delle più alte personalità di Perugia tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento. Nato nel 1563, si divise tra gli impegni di storico, letterato ed accademico e non trascurò di dare un notevole contributo al pensiero pedagogico, inserito all'interno delle teorie della Controriforma. Periodo che copre circa un secolo, a partire dagli anni del Concilio di Trento, la Controriforma non è semplice risposta alla Riforma Protestante e non si limita alla renovatio della Chiesa di Roma e della dottrina cattolica: essa contribuisce a pieno titolo alla costruzione del pensiero moderno, concentrando la sua attenzione non sull'individuo singolo ma sulla comunità degli uomini e facendo della terra non un luogo d'esilio ma un mezzo per raggiungere il cielo. Il richiamo al dogma, all'autorità, alla legge, nell'ambito dell'educazione, si traduce in fiducia nell'opera educativa, in una nuova idea di educazione: un'educazione universale, che va al di là della stretta cerchia della scuola ed investe tutta la società, un'educazione cristiana che mira a formare non l'uomo in sè e per sé, ma il cristiano. È dall'educazione che ci si aspetta il cambiamento della società e i trattatisti fanno dei modelli di vita cristiana il loro campo di lavoro, sfociando alla fine in una educazione precettistica, che dà molto spazio allo studio dei vizi e delle virtù, indulgendo talvolta nel tecnicismo e nella pedanteria. Numerosi trattati si concentrano sui giovani, e tra essi si distingue un sottogenere di notevole interesse, quello dei modi studendi, filone della trattatistica rivolto al giovane dedito agli studi: in esso si studiano tutti gli aspetti della vita dello studente, si descrivere la sua giornata e il suo comportamento coi coetanei. Il Crispolti sceglie come terreno della sua missione evangelizzatrice il mondo universitario, preoccupandosi di fornire al giovane tutte le coordinate affinché porti avanti il suo percorso di studi con successo; naturalmente lo esorta a coltivare le sue capacità intellettuali, ma anche l'indole morale e religiosa. Il presente volume, che offre anche l'edizione critica integrale dell'Idea dello scolare, si propone di dare un contributo allo studio della trattatistica educativa del periodo della Controriforma attraverso un'analisi approfondita di questa opera, analisi che, oltre ad un confronto con la letteratura educativa contemporanea, impone anche un esame delle radici medievali del modus studendi: prova ne è la forte dipendenza dall'opera apocrifa De disciplina scolarium dello Pseudo-Boezio, nerbo dei primi cinque capitoli del lavoro del Crispolti.