Disagio sociale e riscatto della memoria in Orazio
Edizioni Carocci
Roma, 2008; br., pp. 127, cm 15,5x22,5.
(Lingue e Letterature Carocci. 81).
collana: Lingue e Letterature Carocci
ISBN: 88-430-4518-0
- EAN13: 9788843045181
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico,1000-1400 (XII-XIV) Medioevo
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Peso: 0.168 kg
Al disagio della provenienza sociale, per essere figlio di un ex-schiavo, si accompagna in Orazio l'esperienza giovanile di una sconfitta della sua utopia politica, per essersi arruolato nell'esercito dei cesaricidi. Tornato a Roma, con la confisca della casa e dei beni sperimenta la paupertas: questa diviene sollecitazione di affrancamento, una via per approdare alla rinomanza elitaria col riscatto dalla marginalità. Sente poi che da humilis la poesia lo ha reso potens, e che la gloria è garanzia di sopravvivenza oltre la morte. La condizione umana, connotata dall'essere mortalis, è sentita da Orazio come linearità finita; e la "trepidazione costante" che è al fondo della sua sensibilità poetica salda il senso dell'esistenza a quello del tempo, con l'angoscia della sua precarietà (carpe diem). Solo la rinomanza fa vivere oltre la morte gli uomini d'eccezione. Patrizia Montefusco riscrive il racconto umano e poetico di questo malessere, utilizzando le categorie dell'antropologia storica e della sociologia della conoscenza, sullo sfondo delle vicende politico-sociali e delle prerogative o status del civis nella Roma di Mecenate e Augusto.