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De vita solitaria

Mimesis Edizioni

Sesto San Giovanni, 2017; br., pp. 154.
(Centro Internazionale Insubrico. Studi).

collana: Centro Internazionale Insubrico. Studi

ISBN: 88-575-4261-0 - EAN13: 9788857542614

Periodo: 1000-1400 (XII-XIV) Medioevo,1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.74 kg


Questo studio considera il tema della solitudine in Petrarca e Spinoza. Nei suoi versi Petrarca cantò l'amore umano, con la parola della poesia che incanta; Spinoza, invece è il filosofo dell'amore divino e universale tra gli uomini, attraverso il percorso rigoroso e impersonale delle idee chiare e distinte. Il Dio di Spinoza è il Deus sive Natura, cioè il logos necessario della realtà, mentre il Dio di Petrarca è il Dio padre, trascendente e personale. Spinoza possedeva nella biblioteca che lasciò alla sua morte il piccolo libro di Petrarca "De vita solitaria" e sia Petrarca che Spinoza cercarono nella loro vita la solitudine. Ma negli scritti di Petrarca la solitudine è ricerca ascetica di Dio nella lontananza dagli uomini ed emergono la sua fede cristiana e la dicotomia tra cielo e terra; l'amore umano è contrario all'amore divino, ed egli soffre per un amore terreno. In Spinoza, invece, vediamo il suo distacco dalla religione e la solitudine è soddisfazione di sé nella propria autonomia razionale che però non comporta la lontananza dagli uomini, ma l'amore per il prossimo; il cielo è qui, su questa terra, ma si va oltre l'amore personale, nella prospettiva morale e universale dell'homo homini deus.

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