Cittadini senza politica. Politica senza cittadini
EGA - Edizioni Gruppo Abele
Torino, 2016; br., pp. 160, ill., cm 12x17.
(I Ricci).
collana: I Ricci
ISBN: 88-6579-109-8
- EAN13: 9788865791097
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.16 kg
Gli elettori disertano le urne, i partiti si svuotano di iscritti e di militanti, la fiducia nelle istituzioni è ai minimi termini. E i conflitti, le tensioni, le proteste vengono sempre più disattesi e trasformati in problemi di ordine pubblico. In sintesi, i cittadini sono senza politica. In parallelo, la politica sembra non avere bisogno dei cittadini e risponde alla loro disaffezione con leggi elettorali che regalano seggi al primo partito (in modo che chi è minoranza nel Paese si tramuti in maggioranza nelle istituzioni) e con "riforme" decise da una ristretta oligarchia politico-economicofinanziaria spesso sovranazionale. Ciò pone una domanda di fondo: siamo alla fine della democrazia rappresentativa, fondata su un rapporto di osmosi tra i cittadini e i loro rappresentanti? Trattandosi di un'invenzione tutto sommato recente, con meno di un secolo di rodaggio alle spalle (se si tiene conto del ritardo con cui è stato esteso il diritto di voto alle donne), la risposta è prematura. Ma certo, in questo momento non ci sono molte ragioni per essere ottimisti. La possibilità di una ripresa, o di un nuovo inizio, dipenderà dal fatto che le strade dei cittadini e quelle della politica tornino, in qualche modo, a incontrarsi.