Dove credi di andare
Arnoldo Mondadori Editore
Segrate, 2007; ril., pp. 197, cm 15x22,5.
(Scrittori Italiani e Stranieri).
collana: Scrittori Italiani e Stranieri
ISBN: 88-04-56208-0
- EAN13: 9788804562085
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.424 kg
I protagonisti di questi racconti sono uomini. Uomini non più giovani, ma che dal trascorrere degli anni non sembrano aver imparato molto. Probabilmente perché nella vita non c'è niente da imparare. Uomini che "hanno giornate difficili, strane, schifose e soprattutto inutili. Giornate pastose, opache. Giornate con bruciori gastrici, con mal di testa". Questi uomini sono ingegneri, intellettuali, avvocati, funzionari, manager, artisti. Portano slip che tirano al cavallo e calzini che stringono al polpaccio. Sono fuori tempo sulla palla quando giocano a tennis: in anticipo o in ritardo, sempre. Sono fuori tempo quando non riescono a portare a termine un'opera, quando sono alle prese con un'amante giovane, quando non si rendono conto di essere ormai fuori gioco o neppure capiscono quale sia, il gioco. Questi uomini siamo noi. Avevano ambizioni, che non si sono ancora spente. Avevano sogni, ma non si può dire che li abbiano del tutto cancellati. Hanno delle donne, ma concupiscono le altre. Hanno frustrazioni, ma non si sono arresi. Insomma, non hanno vinto. E nulla lascia sperare che vinceranno; anzi, la loro sconfitta è imminente, tuttavia sono lontani dalla rassegnazione. Per questa ragione dai racconti di Pecoraro, aspri, amari, apparentemente senza sconti e senza speranza, si sprigiona una cupa, potente vitalità, una densità emotiva di quelle che provocano lacrime di sgomento, l'urlo liberatorio dopo uno scampato pericolo.