Leonardo da Vinci. L'«angelo incarnato» e Salai-Leonardo da Vinci. The «angel in the flesh» and Salai
A cura di Melan M.
Traduzione di Melani M., Pedretti C. e Toccafondi S.
Testo Italiano e Inglese.
Foligno, 2009; ril., pp. 416, ill. b/n e col., tavv., cm 24,5x29.
ISBN: 88-95686-11-X
- EAN13: 9788895686110
Soggetto: Arte Libraria (Carte, Mappe, Codici Miniati),Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Opere d'Arte,Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Toscana
Testo in:
Peso: 2.7 kg
L' "Angelo incarnato" di Leonardo fu esposto per la prima volta nella grande mostra sui Ponti di Leonardo organizzata dalla Svezia a celebrazione del suo ingresso nella Comunità Europea nel 1993 e 1994. E poiché nella singolare immagine di blasfema nudità veniva spontaneo riconoscere le sembianze del demoniaco Salai - il bellissimo giovanetto oggetto delle presunte attenzioni di ordine omosessuale di Leonardo -, un'altra novità della mostra svedese fu l'immagine opposta dello stesso personaggio, cioè il "Salai vestito" in una tavoletta di proprietà della Fondazione Alos e che Janie Anderson avrebbe messo in rapporto con un dipinto di Leonardo presente nelle favolose raccolte del cardinale Grimani a Venezia nel 1528. Il dipinto dell'Alos Foundation meglio di ogni altro si presenta come eloquente commento visivo alle acute e profetiche considerazioni che il Freud ebbe a fare nel suo celebre saggio sull'infanzia di Leonardo del 1910. L'indole e l'aspetto del giovane Salai venivano da lui esposte solo visualizzandone lo sguardo, quindi senza considerare i disegni dei quali si sarebbe occupato Emil Möller nel 1928, e senza, naturalmente, conoscere l' "Angelo incarnato", vestito com'è appena da un velo che, ben lontano dal coprirlo, ne esalta il membro virile.