Il bilancio dell'Emilia. Economia e finanza degli antichi ducati e delle legazioni nel primo rapporto al Ministro delle finanza del Regno d'Italia nel 1860
Mattioli Edizioni
A cura di Camurani E.
Fidenza, 2016; br., pp. 380, ill. b/n, cm 17x24.
(Strumenti per il Lavoro Storico. 4).
collana: Strumenti per il Lavoro Storico
ISBN: 88-6261-513-2
- EAN13: 9788862615136
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento,1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Emilia Romagna,Italia
Testo in:
Peso: 0.7 kg
Il 4 novembre 1859 Gioachino Napoleone Pepoli, Ministro delle Finanze del Governo delle Romagne, presenta al Governatore Generale delle Romagne - le quattro Legazioni dello Stato Pontificio - il Conto Amministrativo - Attivo e Passivo - del quadrimestre da giugno al 30 settembre 1859. In pari data pubblica il Bilancio Preventivo - Attivo e Passivo - dell'ultimo trimestre 1859.1 due documenti, i primi su cui si imposta la base del processo unitario per le Quattro legazioni nel Governo delle Romagne, precedono l'atto più rilevante di Pepoli, che, cessando da Ministro delle Finanze nel Governo Provvisorio delle Provincie dell'Emilia, nel quale si erano raccolti i domini ex-pontifici delle Romagne e le città degli ex Ducati di Modena e Parma, indirizza al suo successore, il Ministro delle Finanze, Francesco Saverio Vegezzi, un Rapporto che a ragione si può considerare la matrice politico-amministrativa ed economico-finanziaria della regione Emilia-Romagna, per l'analisi delle sue strutture e la visione d'assieme della sua economia. La prima domanda da porsi - avverte Pepoli - sulle finanze dell'Emilia è se esse presentano un attivo od un passivo, se riescono di aggravio o di sollievo al nuovo Regno. Dall'analisi dei Bilanci delle tre realtà politico-amministrative riunite nel provvisorio Governo dell'Emilia, le rendite ordinarie prevalgono sulle spese ordinarie, l'attivo sul passivo.